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Porto Empedocle

Italian comune
NamePorto Empedocle
Official nameComune di Porto Empedocle Vigata
CountryItaly
RegionSicily
ProvinceAgrigento (AG)
MayorCalogero Firetto
Total Area9.3 sq mi (24 km2)
Total Population17231 (31 August 2010)
DemonymEmpedoclini
Elevation6.6 ft (2 m)
Patron saintSaint Gerland of Agrigento
Saint dayFebruary 25
Area code0922

     Home | Settlement P | Porto Empedocle



Porto Empedocle (Sicilian: 'Portu Empedocli') is a town and comune in Italy on the coast of the Strait of Sicily, administratively part of the province of Agrigento. It is the namesake of Empedocles (Greek: , ca. 490 � 430 BC), a Greek pre-Socratic philosopher and a citizen of the city of Agrigentum (present-day Agrigento), in his day a Greek colony in Sicily. The primary industries of Porto Empedocle are agriculture, fishing, ironworking, pharmaceuticals and rock salt refining.

Charles V, Holy Roman Emperor, ordered a tower built to protect the territory's reserves of harvested grain in the fifteenth century. The tower was later converted to a prison and is now a social and cultural center.

Trade increased in the area after the completion of the harbor wall in 1763. The comune became autonomous in 1853. The town took its present name in 1863. It is named after the Agrigentine philosopher Empedocles.

In 2003, the town changed its official denomination to Porto Empedocle Vigata, after the name of the fictional town where the popular novels by Andrea Camilleri, famous Italian writer and native of Porto Empedocle, about detective Inspector Montalbano are placed.

The main church is Parrocchia Maria SS.del Buon Consiglio, which is located in the center of the town. The marl Scala dei Turchi is located nearby, on the coast ot Realmonte.

Porto Empedocle Video

Il servizio di Angelo Ruoppolo ( www.facebook.com ) Teleacras Agrigento del 22 luglio 2009. Maxi operazione anti droga del Commissariato di Palma di Montechiaro e della Procura di Agrigento. 20 arresti tra Licata e Palma di Montechiaro. (per il video in Alta qualità clicca su HQ in basso a destra dello schermo). Ecco il testo: Lui è Giuseppe Lupo, 43 anni, di Palma di Montechiaro. E' stato arrestato perchè quasi ogni giorno avrebbe viaggiato. A bordo della sua automobile, dal paese del Gattopardo verso Catania. Nella città etnea Lupo avrebbe comprato cocaina purissima. Tra i 100 ed i 150 grammi alla volta. Poi a Palma di Montechiaro avrebbe consegnato lo stupefacente ad un gruppo di pusher. Lui, Lupo, come un globe trotter, trotterellante, di quì e di là, senza sosta. Ecco perchè il blitz di oggi è stato intitolato "Globe Trotter" . Giuseppe Lupo, fin dal dicembre del 2007, è stato nel mirino dei Poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro, agli ordini di Angelo Cavaleri. Il sospetto, poi pedinamenti, appostamenti, poi le preziose ed irrinunciabili intercettazioni. La rete degli spacciatori al dettaglio è stata incastrata da una altrettanta rete di prove e riscontri, tanto che Giuseppe Lupo avrebbe anche ammesso le proprie responsabilità. Un business ricco e fiorente. Ogni mese sarebbero stati venduti tra i 15 ed i 20 chili di cocaina. Una dose al prezzo di circa 40 euro. I locali pubblici sarebbero stati il mercato privilegiato della droga, tra Licata, Palma di <b>...</b>
4.35 min. | 4.35 user rating		 Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( www.facebook.com ) del 28 maggio 2008. Due arresti della Polizia a Porto Empedocle. Un presunto ladro di cavi di rame alla stazione ferroviaria folgorato da una scarica elettrica. Ecco il testo: Un testimone ha raccontato alla Polizia che lui ha tentato di convincerli. Loro invece sono stati testardi e cocciuti. Ed uno dei due ha rischiato di morire. A Porto Empedocle e' costato caro ad un ragazzo di 21 anni il tentato furto dei cavi di rame alla stazione ferroviaria. Alessio Migliara, 21 anni, e' stato folgorato dalla corrente elettrica, e' precipitato da un'altezza di 5 metri, e adesso e' ricoverato in prognosi riservata all'Ospedale '' San Giovanni di Dio'' di Agrigento. Lo hanno prima trasportato all'Ospedale di Catania, poi e' stato restituito al mittente, per mancanza di posti. Alessio Migliara ed un presunto complice, Calogero Strada, 21 anni, avrebbero tranciato un cavo di 36 metri, non alimentato. Poi invece Migliara, armato con una cesoia, si e' arrampicato verso un cavo attraversato dalla corrente elettrica, e quando ha tentato di tagliare e' stato fulminato da una scarica di 3mila e 400 volts. E' vivo per miracolo. L'amico suo lo ha trascinato fuori dalla stazione. A terra vi sono le tracce di una scia di sangue lunga piu' di 200 metri. L'allarme. Il 118. Il ricovero. L'intervento della Polizia, capitanata dal Commissario, Cesare Castelli, e della Polizia ferroviaria, agli ordini dell'Ispettore Mancuso <b>...</b>
2.08 min. | 3.38 user rating		 Il servizio di Angelo Ruoppolo ( www.facebook.com ) Teleacras Agrigento del 21 settembre 2009. Incidente lungo il viadotto "Morandi" ad Agrigento. Un'automobile fuori strada. Il mezzo letteralmente sospeso tra la vita e la morte sul guard rail. (per il video in Alta qualità clicca su HQ in basso a destra dello schermo). Ecco il testo: Agrigento, a sud, tra la valle dei Templi e la città. Il viadotto "Akragas" o "Morandi". Il pomeriggio dell' ultimo giorno d' estate, domenica 20 settembre. Un' automobile è in bilico, sospesa tra la vita e la morte... Pensate se il guard rail non avesse resistito al violento impatto. La Toyota è incastrata tra le inferriate. Agganciata in extremis, prima dello strapiombo... Osservate con attenzione. Immaginate una bilancia. E due pesi. E' un principio della fisica. Elementare: se il peso della parte posteriore dell' automobile fosse stato superiore rispetto alla parte anteriore allora la Toyota sarebbe precipitata... Ecco. A sinistra, giù, decine di metri verso lo schianto mortale, tra le campagne dei mandorli e degli olivi saraceni. A destra, invece, le grinfie dell' automobile sono strette all' asfalto, la salvezza. Pensate adesso che a bordo della Toyota sono stati seduti 5 ragazzi, tra i 18 ed i 20 anni... I 5 hanno viaggiato, da Agrigento verso Porto Empedocle. Al volante vi è un 18enne di Porto Empedocle, che ha in tasca la patente da 4 giorni. Forse, il piede del pilota è stato pesante sull' acceleratore. Lo sterzo è impazzito, il <b>...</b>
2.92 min. | 4.6 user rating		 Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( www.facebook.com ) del 23 aprile 2008. Collabora un imprenditore. Due arresti della Squadra mobile di Agrigento e della Dda di Palermo. Estorsione e favoreggiamento al superlatitante, Gerlandino Messina. Ecco il testo: Sono stati 6 e adesso sono 7. Un altro imprenditore si e' stancato. '' Basta, non pago piu', anzi denuncio e collaboro ''. E cosi' questa mattina e' stato stiracchiato il cancello d' ingresso del carcere ''Petrusa'' di Agrigento. I Poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, capitanati da Salvatore Montemagno, hanno riaccompagnato in cella un ex Consigliere comunale di Realmonte, eletto con una lista civica di centro destra. E' un imprenditore ed ha 31 anni. Il suo nome e' Francesco Gucciardo, ed e' stato gia' arrestato il 29 ottobre scorso, il giorno dell'operazione cosiddetta ''Marna''. Come la pietra bianca argillosa della costa tra Porto Empedocle, Realmonte e Siculiana, dove ha imperversato il blitz che ha provocato 13 arresti. Il Tribunale del Riesame di Palermo ha scarcerato Gucciardo per insufficienza dei gravi indizi di colpevolezza. Nel frattempo pero' l'imprenditore presunta vittima di Gucciardo si e' presentato alla Questura di Agrigento, negli Uffici della Squadra mobile, ed ha parlato con il capo, Montemagno... L'imprenditore ha pagato nelle mani di Gucciardo dal 2004 al 2007, tra i 2mila ed i 2mila e 500 euro all'anno, complessivamente circa 15mila euro. Soldi per la famiglia mafiosa di <b>...</b>
3.85 min. | 4.87 user rating		 Porto Empedocle, provincia di Agrigento, 21 settembre del 1986. Una tranquilla domenica di fine estate. Tanta gente passeggia tranquillamente per le vie del centro. Poi un improvviso black-out elettrico: da una automobile in corsa scendono dei killer che sparano all'impazzata. A terra rimangono i corpi di Giuseppe Grassonelli, del figlio Gigi, di Giovanni Mallia, Antonio Morreale, Salvatore Tuttolomondo e Filippo Gebbia. E' la Prima strage di Porto Empedocle ed inizia la guerra di Cosa Nostra contro la Stidda. Reportage, un programma di Pietro Fattori. Riprese Angelo Incorvaia. Regia e Montaggio Pietro Fattori. Una produzione Teleacras.
6.35 min. | 3.4 user rating
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( www.facebook.com ) Teleacras Agrigento del 3 dicembre 2008. Maxi blitz dei Carabinieri e della Procura della Repubblica di Agrigento. 25 arresti per detenzione e spaccio di stupefacenti (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo). Ecco il testo: Ecco gli arrestati. Ad Agrigento Giacomo Meli, 24 anni, Calogero Nicotra, 26 anni Alessandro Losi, 32 anni Gabriele Piazza, 23 anni Sergio Cusumano, 47 anni, Claudio Cusumano, 44 anni Calogero Orsolino, 46 anni Gaetano Vignera, 19 anni Stefano Davide Burgio, 24 anni, Sergio Rotondo, 20 anni, Mario Alletto, 23 anni Giulio Gambino, 53 anni Gabriele Di Francesco, 22 anni Marco La Mendola, 26 anni Daniele Pirrone, 24 anni Calogero Natalello, 34 anni, Alfonso Sorrentino, 19 anni. e Donato Gaspare Asselta, 29 anni. Poi Francesco Lombardo, 21 anni, di Porto Empedocle, e Salvatore Tuttolomondo, 24 anni, anche lui di Porto Empedocle. Poi Salvatore Vizzini, 24 anni, di Grotte. Poi a Palermo Luciano Spanò, 25 anni Antonino Cottone, 27 anni Massimiliano Di Grazia, 33 anni Poi Carmelo Scilio, 34 anni, di Catania. Detenzione e spaccio di stupefacenti. Marijuana, hashish, cocaina ed anche droghe sintetiche. Tutto comprato all'ingrosso e poi venduto al dettaglio. Un traffico di roba da 500 grammi fino ad un chilo a settimana. Da Agrigento verso Villaseta e Porto Empedocle, poi anche Grotte e Villabate, in provincia di Palermo. Le indagini dei Carabinieri, agli ordini del comandante Mario <b>...</b>
5.53 min. | 5.0 user rating		 Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( www.facebook.com ) del 29 ottobre 2007. E' il giorno dell'operazione antimafia "Marna". 11 arresti. Gli Imprenditori vittime delle estorsioni collaborano con gli Inquirenti. E' una svolta. Ecco il testo: Quando il 28 giugno del 2002 scatto' l'operazione antimafia '' Libera impresa'' a Porto Empedocle, 8 imprenditori furono indagati per favoreggiamento. Perche' hanno negato di pagare il pizzo e la protezione alla mafia nonostante vi fossero prove schiaccianti. Adesso The times they are a changing, ''I tempi stanno per cambiare'', come il titolo del disco di Bob Dylan, che annuncio' il 68. 2002 -- 2007 : 5 anni dopo gli Imprenditori agrigentini collaborano, svelano ricatti e pressioni. E' una svolta. Ecco perche' l'operazione di oggi e' stata intitolata ''Marna'', che e' la pietra bianca argillosa di Scala dei Turchi. E che e' anche un fertilizzante, per le terre aride e secche. Come i Paesi a cavallo della Scala dei Turchi, Porto Empedocle, Realmonte e Siculiana, dove 11 sono stati gli arresti. Eccoli: Calogero Bruno 31 anni di Siculiana. Pasquale Di Salvo 52 anni di Siculiana. Bruno Doria 36 anni di Siculiana. Roberto Renna 29 anni di Siculiana. Francesco Gucciardo 33 anni di Siculiana e consigliere comunale della Citta' degli Sposi. Poi a Realmonte, Calogero Iacono 32 anni, Giuseppe Iacono 71 anni, e Stefano Iacono 37 anni. Gli Iacono di Realmonte sono da sempre ritenuti legatissimi ai Messina di Porto Empedocle. Poi <b>...</b>
7.20 min. | 4.27 user rating		 Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 13 gennaio 2007.Incidente pauroso lungo la Ss 115, tra Agrigento e Porto Empedocle. Auto si ribalta. Conducente miracolosamente illeso. ( le immagini sono registrate dallo stesso Ruoppolo con la sua telecamera portatile) Ecco il testo: Non ha importanza che vi dica il nome della persona dentro l' automobile ribaltata e capovolta. Pensate che la stessa persona è dietro la mia telecamera mentre registro le immagini che adesso vedete. E pensate anche che magari la stessa persona pensa : "no, non è possibile, dentro l' automobile ero seduto io, incredibile, sono miracolato, fortunato, baciato dal destino" . Statale 115, Porto Empedocle, vicino alle Cementerie, ieri sera alle 20 e 30, quasi come se fosse la pista di Indianapolis. Una Seat Altea grigia metallizzata sembra quasi un giocattolo, finto, di plastica, e invece no, è tutto vero. L' automobile si è impennata sull' asfalto, ha scavalcato il muretto, è scivolata sul cartellone e poi è rotolata a testa in giù. Un tonfo micidiale. Da brivido. Vigili del fuoco, carabinieri, polizia, Anas, passanti e curiosi, tutti a pensare ciò che adesso pensate anche voi : "no, non è possibile, incredibile". La persona protagonista della piroetta non ha nemmeno un graffio. Lavora come dipendente di una impresa edile. Anche l' automobile è della stessa impresa che ha il deposito dei mezzi poco lontano dalla zona dell' incidente. E così, prima del carroattrezzi, è piombato questo <b>...</b>
2.22 min. | 3.81 user rating		 Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( www.facebook.com ) del 27 ottobre 2008. Racket delle estorsioni, incendi, rapine e spaccio di stupefacenti. Blitz della Polizia a Porto Empedocle (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo). Ecco il testo: C'era una volta a Porto Empedocle un'automobile "Lanos Daewoo". Al volante un poliziotto della sezione anticrimine del Commissariato Frontiera. Poi, nel febbraio del 2006, l' hanno bruciata. Il Commissario, Cesare Castelli, ha giurato vendetta. E così è stato. 7 ordinanze di custodia cautelare. 4 in carcere e 3 divieti di dimora in Sicilia. Ed anche l'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, è stata intitolata "Lanos", come l'auto a fuoco. C'era una volta a Porto Empedocle una vecchietta di 80 anni. La mattina del 2 dicembre del 2006, in via Roma, ha incassato la pensione e la tredicesima. Hanno tentato di strapparle la borsa ma lei ha resistito come una iena assaltata dai leoni. Lei non è stata scippata ma ha subito la frattura dei due femori. Poi, loro, i bravi ragazzi, hanno commentato il colpo fallito, e si sono rimproverati, uno contro l'altro. C'era una volta a Porto Empedocle uno degli indagati del blitz di oggi. L'uomo è intercettato e parla di droga. Tra le braccia ha il figlioletto di 3 anni. E allora lui tira fuori dalla tasca un pezzetto di hashish: "ecco, bambino mio, mangia, è cioccolato". Lui, il bimbo, assaggia: "papà, ma quale cioccolato, questo è <b>...</b>
3.98 min. | 4.83 user rating		 Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( www.facebook.com ) del 4 aprile 2008, 16 anni dopo l'omicidio del Maresciallo Giuliano Guazzelli. Ecco il testo: Una giornata di sole. Non come oggi, con le nuvole prepotenti e dispettose, grigie sul giallo. Primavera davvero il 4 aprile del 1992. Poco dopo le 14. Tanti curiosi assiepati lungo la carreggiata del viadotto Morandi. E' il tratto finale, che sfocia sulla statale 115, verso Porto Empedocle.......... I Carabinieri sono gia' a lavoro, impegnati nei rilievi di rito, le prime misure........ In cielo vola l'elicottero dei Carabinieri. Cercano........ Joseph Focoso, Giuseppe Fanara e Calogero Castronovo sono gia' a casa. Loro due, Focoso di Realmonte e Fanara di Santa Elisabetta, hanno appena ucciso il ''Mastino'', sparandogli con la 357 magnum ed il fucile kalashnikov. Castronovo e' stato il loro autista, su di un furgone bianco rubato a Favara, che ha affiancato la Fiat Ritmo del maresciallo, eccola....... Lui, Alfonso Falzone, di Porto Empedocle, ha seguito l'automobile di Giuliano Guazzelli, dalla Caserma di Agrigento fino alla via Dante. Un cenno ai killer, ''e' lui'', dopo pochi minuti l'agguato e la morte, comandata da Salvatore Fragapane, di Santa Elisabetta, su richiesta di Simone Capizzi, capomafia di Ribera. Ecco il carro funebre e la bara del Carabiniere di Menfi, pioniere e memoria storica della lotta contro la mafia agrigentina. L'elicottero dei Carabinieri vola in cielo. Cercano. Gerlandino Messina <b>...</b>
7.15 min. | 4.23 user rating

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